sabato 28 febbraio 2009

Nazirock

Un brutto sabato sera, nel quale mi è saltata, all'ultimo momento, la visione del film Frost/Nixon, mi ha, comunque, permesso di vedere Nazirock, un film del 2007 di Claudio Lazzaro, già autore di "Camice verdi", altro docufilm sulle follie leghiste. L'opera ruota intorno a due eventi di Forza Nuova: il congresso di Marta (VT) della primavera del 2006, in vista delle elezioni legislative e la manifestazione del Centrodestra dello 02 Dicembre del medesimo 2006, contro il governo Prodi. A parte l'interesse inquietante sul vedere come molte risorse umane dell'estrema destra neonazista, antisemita, negazionista e razzista siano state mirabilmente riciclate e ripulite nel PDL, quello che personalmente maggiormente mi ha colpito è stato vedere, con l'asciuttezza del documentario, come la vera forza dei neonazisti italiani sia quella di essere pericolosamente insediati nel territorio e nella capacità che hanno di rapportarsi con gli strati più gretti e senza futuro della popolazione, proponendo loro risposte facili e soluzioni immediate a problemi complessi: la disoccupazione è colpa degli immigrati; gli insuccessi nella loro vita è solamente colpa di una classe dirigente complottarda su base etnico-politica: gli ebrei con i comunisti e i negri insegnano una storia mendace che tu non hai mai imparato perchè sei un eletto che non si abbassa alle menzogne dei vincitori.... Insomma la solita paccottaglia neonazista, ben rappresentata nella scelta della formula del documentario che ha dato loro la parola. Finchè non si è appalesata LA problematica, e qui mi è corso un brivido lungo la schiena: la questione ISRAELO-PALESTINESE. Il nome con cui i partecipanti a questo convegno definivano Israele è "L'entità sionista", gli interventi degli esponenti (anche "stranieri": provenienti dalla Spagna abbigliati con la divisa della falange, dalla Germania, dalla Romania e dalla Palestina) rimandavano a un antisemitismo di maniera ma comunque ignobile: gli ebrei ritengono (secondo la lucida visione di un esponente dell'associazione "Magna Charta" di Marcello Pera... complimenti) di essere geneticamente superiori a tutti gli altri, sin dal feto. Insomma un ribaltamento delle vomitevoli idee nazifasciste del 1938, non avendo un territorio di origine sono l'emblema del meticciato e quindi corruttori delle interità nazional razziali delle nazioni che li ospitano... la solita merda. Ad un tratto è stato invitato a parlare della questione mediorientale un esponente di Hezbollah e qui mi è venuto da piangere e da riflettere: le tematiche e le denucne erano le stesse che spesso si sono sentite in interessanti convegni all'interno dei centri sociali, tematiche e parole della sinistra estrema, ascoltate in un convegno di Forza Nuova! E' stato in questo momento che mi è venuto anche da piangere: "Quand'è che la sinistra mondiale si è ridotta a tanto? A usare le stesse parole dell'estrema destra?"Insomma un bel film, ben fatto e, soprattutto, una violentissima denuncia soprattutto alla Sinistra che, rimasta impatanata nelle logiche della Guerra Fredda, non si è accorta che l'idea del "nemico del mio nemico" non ci appartiene.

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